Bonus ristrutturazione 2025: ecco come ottenere fino al 50% di rimborso

Il Bonus ristrutturazione cambia nuovamente per il 2025, secondo i programmi già evidenziati negli ultimi anni che identificano una necessità di rendere più stringenti i fattori legati ai rimborsi ed alle varie agevolazioni che hanno portato gli ultimi governi ad andare in difficoltà per quanto riguarda l’ambito edilizio. Sarà possibile comunque ottenere fino al 50 % delle spese di rimborso anche nel 2025.

I vari Ecobonus hanno costituito croce e delizia come concetto degli ultimi governi esercenti, da una parte l’intento è stato quello di permettere di abbattere i costi di efficientamento energetico dall’altra parte ha incentivato in maniera relativa i vari utilizzi spropositati. Per questo anche il Bonus Ristrutturazione è stato impostato ed imposto con alcuni “paletti” e condizioni.

Bonus per la ristrutturazione

Ma come funzionano questi incentivi? Nella maggior parte si tratta di detrazione sull’IRPEF in merito ai vari interventi di ristrutturazione ma che possono riguardare sia gli immobili che gli edifici residenziali, il concetto è stato mantenuto anche per la prossima, oramai imminente legge di Bilancio, che però ha confermato anche alcune condizioni meno vantaggiose.

Sarà possibile infatti ottenere fino al 50 % di rimborso sulle spese con tetto di spesa confermato fino a 96mila euro (quindi potrà essere restituito un importo fino alla metà di quest’ultimo) esclusivamente per gli interventi sulle prime case mentre la percentuale viene ridotta al 36 % sulle abitazioni secondarie, sfruttando come sempre il sistema già conosciuto.

Per quali interventi si può richiedere

Il rimborso sarà concepito come al solito su 10 quote annuali sotto forma di rimborso calcolate dal periodo di effettuo della spesa fino a quelli successivi, rientrano però nella categoria esclusivi tipi di lavori di ristrutturazione ad esempio nel 2025 non rientrano i lavori di sostituzione se il nuovo impianto viene alimentato con i combustibili fossili. Potranno richiedere il Bonus Ristrutturazione:

  • Interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria
  • Ristrutturazione edilizia
  • Interventi per migliorare l’efficientamento energetico
  • Restauro e risanamaento in funzione conservativa

Il limite è sempre legato ad un massimo detraibile fino a 48 mila euro, anche negli anni successivi infatti il Bonus è stato confermato perlomeno fino al 2027, ma con una riduzione, legata al limite in percentuale per i lavori, che si riudurrà da 50 % al 36 % per le prime case nel 2026 e 2027 e dal 36 % fino al 30 % per le seconde e terze case nel 2026 e 2027.

Presumibilmente per ottenre il Bonus Ristrutturazione bisognerà utilizzare a specifica sezione nel modulo 730 allegando tutte le spese effettuate che devono essere obbligatoriamente fatte con strumenti di pagamento tracciabili quindi bancomat, bonifici e simili (il contante non è accettato per l’ottenimento della detrazione di questo tipo). E’ anche possibile chiedere la consulensa presso un Caf.

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