Incredibile: ecco quanto rendono oggi i buoni fruttiferi postali

I Buoni fruttiferi postali sono ritornati in auge con una certa forma di successo e ritorno di popolarità anche grazie alle varie forme oggi disponibili che rendono questi strumenti effettivamente più interessanti dal punto di vista della scelta, ma anche meno “fruttuosi” magari rispetto al passato. Stiamo parlando infatti di qualcosa concepito per far per l’appunto aumentare i propri risparmi.

I buoni fruttiferi sono legati allo stato Italiano ma rispetto ai vari BTP e simili, il valore è comunque legato a particolari “paletti” di valore che possono avere, allo stesso tempo per lo stesso motivo sono mediamente considerabili affidabili perchè il loro valore è assicurato in una forma di percentuale, calcolata naturalmente in anticipo sulle cedole. Quanto valgono oggi i buoni fruttiferi?

Il funzionamento del buono postale

Il loro funzionamento non si discosta molto da quello dei vecchi buoni che esistono addirittura dalla metà dell’Ottocento, concepiti per il cittadino intenzionato a non far perdere il valore dei propri risparmi, investendoli proprio su quelli che sono buoni controllati e gestiti dallo stato sotto forma di obbligazione, contesto della quale fanno parte ancora oggi.

Sono decisamente semplici da ottenere ed utilizzare, oggi esistono in forma fisica come un tempo ma anche in quella digitale, sfruttano il meccanismo, come detto, delle cedole che sono di fatto restituite al titolare del buono a cadenza semestrale, con naturalmente applicati gli interessi da parte dello stato che finanziariamente “muove” queste obbligazioni.

Quanto fanno guadagnare

Il buono fruttifero serve sia a generare un guadagno progressivo (la scadenza di questo meccanismo è solitamente su base ventennale), periodo durante il quale sono forniti anche dei bonus fedeltà, ad esempio se il titolare decide di non riacquisire il denaro prima della scadenza, con tanto di interessi accumulati. Ma quanto fanno guadagnare oggi i buoni fruttiferi?

  • Il buono ordinario genera fino a 2,25 % alla scadenza
  • Il buono 3×4 che ha una scadenza fino a 12 anni ed ha interessi che aumentano ogni 3 anni, arrivano ad una percentuale del rendimento pari a 1,75 %
  • Il buono a 4 anni “Risparmio semplice” offre un 1,50 % su base di 4 anni

Esistono poi varietà ancora più remunerative ma in un contesto più ristretto come i buoni legati ai minorenni che possono essere legati ad un minore, che può essere un parente ma non necessariamente, e questi possono generare fino al 5 per cento, utilizzabili dal primo anno di età del minore fino al compimento dei 16 anni di quest’ultimo sia in forma digitale che fisica.

Da rilevare il Buono indicizzato all’inflazione italiana, ossia una forma di buono fruttifero postale che sostanzialmente protegge il proprio capitale di investimento anche a fronte di un aumento dell’inflazione legata allo stato italiano. In questo modo è possibile ottenere un ritorno di rendimento fisso alla scadenza fissata a 10 anni dello 0,60 per cento oltre a rivalutazione dell’inflazione.

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