Questo gettone telefonico è stato venduto a 15.000 euro, ecco quale cercare

Può un gettone telefonico raggiungere la cifra astronomica di 15.000 euro? Sembra impossibile ma è proprio così. Chiariamo che, ovviamente, si parla di un pezzo unico, un esemplare molto raro e in perfette condizioni. Incredibilmente, quindi, anche se ormai in disuso, i gettoni telefonici continuano a girare tra le mani, sebbene non più per la loro funzione originaria.

Questi piccoli dischi metallici, un tempo comunemente usati per poter telefonare in luoghi esterni alla propria abitazione, magari per le strade cittadine o all’interno di bar o ristoranti, erano onnipresenti nelle tasche delle persone. Oggi, invece, sono diventati un must have per molti collezionisti di numismatica che li vedono come autentiche rarità da poter collezionare e rivendere.

Un pezzo di storia

I gettoni del telefono risultano per certi aspetti simili alle classiche monete che usiamo quotidianamente per acquistare prodotti, tuttavia essi erano privi di un vero valore nominale; il loro unico scopo era appunto quello di servire puramente come mezzo per effettuare delle chiamate dai telefoni pubblici e nulla più, possibilmente per scoraggiare eventuali furti dalle cabine.

Iniziarono a diffondersi un po’ in tutto il mondo occidentale a partire dagli anni 20 e 30 e in Italia accadde lo stesso. Soltanto con la fine della seconda guerra mondiale, però, cominciarono a diffondersi in maniera consistente, anche in virtù del crescente benessere proprio di quegli anni. Vennero utilizzati sino alla fine degli anni 90 ma con l’avvento della telefonia mobile smisero di circolare.

I gettoni da 15.000 euro

Tra tutti i gettoni ormai rimasti sulla scena del mercato nazionale, soltanto pochi possono arrivare a valere cifre elevate; di questi, meno ancora possono raggiungere prezzi sopra i 10 o 15.000 euro. Parliamo di gettoni rarissimi, non facilmente reperibili e risalenti ai primi tempi in cui cominciarono a entrare nella vita delle persone di tutti i giorni, tra questi, uno dei più rari è sicuramente il TETI:

  • venne prodotto intorno agli anni 30
  • uno dei lati è zigrinato
  • ha una fattura in metallo dal colore argentato

Il gettone TETI degli anni 30 è uno di quei pezzi così rari da toccare valori molto alti tra i collezionisti amanti di numismatica di questo tipo e questo perchè ha avuto un ruolo attivo in poche regioni d’Italia, quali Toscana, Liguria, Sardegna e Lazio e che vennero eliminati definitivamente dal 1945.

Qualora dovessimo trovarci tra le mani un esemplare in perfette condizioni, anche detto fior di conio, il prezzo potrebbe arrivare a raggiungere circa i 1.000 euro all’asta; diversamente, se in condizioni buone o discrete il valore scenderebbe ad un paio di centinaia di euro, circa 2-300. L’esemplare più prezioso è quello che porta su un lato la scritta prova, e in alcune vendite potrebbe persino toccare i 15.000 se in ottime condizioni.

Lascia un commento