Avviso delle Poste per questi buoni fruttiferi: ecco la novità

Novità per i buoni fruttiferi postali che rientrano da sempre nella categoria degli investimenti a reddito controllato e fisso, ossia permettono di ottenere una vera e propria forma di ritorno sotto forma di interessi sulle somme che abbiamo deciso di investire nel corso del tempo, che vengono restituiti sotto forma di rata regolare.

Esistono vari tipi di buoni fruttiferi, alcuni risultano essere più vantaggiosi di altri in termini generali se abbiamo l’intenzione di recuperare l’investimento in tempi più o meno lunghi ed al tempo stesso risulta essere senz’altro interessante ispezionare quali sono i tassi di interesse, ossia la percentuale lorda di guadagno. Quali sono quelli più convenienti e quali novità ci sono?

Titoli di stato postali

Impiegati nell’implementazione fin dalle prime fasi dell’Unità d’Italia, i Buoni Fruttiferi postali hanno costituito una parte importante del contesto degli investimenti nel Bel Paese, prima della diffusione delle banche come entità comune, sono stati questi, da tempo identificati come delle Obbligazioni, ossia titoli di stato a basso rischio rispetto ad altre forme, ad esempio i BTP (che però possono portare un guadagno maggiore).

Il buono infatti è una sorta di investimento di cui si conosce già la cifra che possiamo ottenere decidendo di lasciare il denaro investito in quella posizione, inoltre non sono previsti costi effettivi di mantenimento o simili (eccezion fatta gli oneri fiscali come l’imposta di bollo), ed è possibile reclamare l’intera cifra in qualsiasi momento si desidera.

Il Buono più conveniente

Dalla metà degli anni 80 i buoni hanno visto una decrescita, anche per la digitalizzazione delle banche e di altri fattori, ma da oltre un decennio con l’implementazione di vari tipi di buono il loro successo è ritornato, sebbene non risultino più “così vantaggiosi” come un tempo, restano un ottimo modo per far fruttare i propri soldi a costi molto ridotti. In particolare risulta essere in aumento il tasso di interesse del Buono dedicati ai minori.

  • Questo può essere associato a qualsiasi minore, un figlio, un parente ma anche un conoscente a partire da 1 anno e mezzo di età del minore
  • L’interesse cresce con il tempo, da 2.5 % euro lordi fino a 6 anni (2.75 %) fino ad arrivare a 5 %

Resta il concetto di tassazione agevolata al 12.5 % esclusivamente sugli importi guadagnati, per il resto come ogni altro buono anche questo dedicato ai minori non ha costi e cessa di essere effettivo una volta arrivata la maggiore età del minore associato. Tuttavia la sua “durata” effettiva arriva a 30 anni, oltre questo periodo si può chiedere il rimborso.

Questo, come altre forme di buoni fruttiferi postali possono essere ottenuti sia in forma fisica, ossia il vero e proprio “libretto” comprensivo di tutte le informazioni ma anche e soprattutto la forma digitalizzata, sempre più diffusa, che fa sostanzialmente la stessa cosa, impiegando semplicemente il proprio dispositivo smartphone o computer.

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