Il 2024 si è chiuso con alcune novità per i lavoratori autonomi. Il punto di riferimento principale da considerare riguarda il Decreto Legislativo 192/2024. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre dello scorso anno, è un provvedimento che, di fatto, rende attuativa la legge delega dedicata alla riforma fiscale. Le principali novità che introduce riguardano in particolare il regime impositivo relativo ai redditi maturati dalle persone fisiche – lavoratori autonomi – dalle società e dagli enti.
Se ti trovi nello specifico nella situazione di lavoratori autonomi, proseguendo nella lettura delle prossime righe potrai scoprire alcune preziose informazioni sulle novità fiscali relative alla tua figura. Ricorda sempre che, in caso di dubbi, puoi sempre rivolgerti al tuo commercialista di fiducia, professionista sul pezzo quando si parla di novità normative in materia fiscale.
Cosa cambia quest’anno per i professionisti e i lavoratori autonomi
Tra i cambiamenti che quest’anno coinvolgono i professionisti e i lavoratori autonomi, è possibile ricordare innanzitutto la riscrittura, e la successiva suddivisione in più parti con lo scopo di rendere i contenuti della disciplina maggiormente fruibili, dell’articolo 54 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Tra le novità principali, è possibile menzionare l’estensione dello schema della tassazione separata, che arriva a coinvolgere alcune plusvalenze.
Inoltre, si applica il principio di omnicomprensività anche per il reddito da lavoro autonomo. Prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo citato all’inizio dell’articolo, si applicava solo il cosiddetto principio di cassa. Ciò vuol dire che si considerava reddito da lavoro autonomo “l’ammontare dei compensi in denaro o in natura” percepiti nell’arco di un determinato periodo di imposta. Si comprendevano altresì eventuali partecipazioni agli utili. Ora, invece, si parla dei compensi percepiti nell’arco del periodo di imposta e frutto dell’esercizio dell’attività artistica e/o professionale.
Le novità sugli ammortamenti e sull’IVA
Nella definizione del testo di questo decreto legislativo, sono state accolte le istanze, arrivate dalle commissioni parlamentari, relative ad ammortamenti e IVA. Ecco cosa sapere sui cambiamenti che, a partire da quest’anno, riguarderanno questi due aspetti fondamentali per chi esercita un’attività come lavoratore autonomo o come professionista e punta alla sostenibilità della stessa:
- Il decreto ha introdotto un periodo di ammortamento per i costi di acquisizione della clientela
- Lo stesso è stato fatto per i costi finalizzati all’acquisto di beni immateriali
- Il periodo massimo è pari a 5 anniù
In merito al regime di esclusione IVA, è previsto anche in caso di operazioni straordinarie, tra le quali è possibile far rientrare le situazioni in cui si procede alla cessione dello studio di un determinato professionista, caso in cui è necessario considerare, accanto ai beni strumentali, anche quelli immateriali come il portfolio clienti.
Ricordiamo infine l’introduzione del principio di neutralità fiscale per diverse tipologie di operazioni. Tra queste rientrano, per esempio, gli apporti ad associazioni prive di personalità giuridica, a loro volta costituite da persone fisiche che esercitano in forma associata, e attraverso società semplici, arti e professioni. Per chiarimenti tecnici, come già detto, si può fare riferimento al proprio commercialista di fiducia.